I partenariati tra operatori IoT e fornitori tecnologici è fondamentale per mitigare le preoccupazioni relative alla sicurezza, secondo il gruppo per la Trasformazione Digitale di Frost & Sullivan
MILANO – 11 settembre 2017 – Internet delle cose (IoT) è rimasto un concetto di primo piano nel mercato dei servizi finanziari, in quanto il complesso ambiente normativo di quest’ultimo spesso scoraggia l’adozione di tecnologie con vasti ecosistemi di partenariato. Tuttavia, il ruolo rivoluzionario di Internet delle cose nell’aiutare le aziende a comprendere meglio i clienti e fornire i prodotti giusti in modo tempestivo ha cominciato ad attirare investimenti significativi dai segmenti Fintech e InsurTech.
La nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Global IoT in Financial Services Market, 2017”, fornisce un approfondimento sulle tendenze di adozione di Internet delle cose nelle banche e nelle compagnie di assicurazione. Lo studio offre inoltre casi d’uso, evidenzia i fattori di traino e le sfide legate all’adozione di Internet delle cose, il ruolo dei diversi soggetti interessati all’interno dell’ecosistema IoT e i modi in cui le compagnie di assicurazione stanno cambiando i propri modelli di business in seguito all’adozione di soluzioni IoT.
Per maggiori informazioni su questa analisi, si prega di visitare il link: https://goo.gl/XV74fS
“La crescente applicazione di Internet delle cose all’interno dei servizi assicurativi e bancari sta dando origine a nuovi modelli di business incentrati sui dati e processi innovativi che aiutano gli utenti a lanciare nuovi prodotti e servizi”, ha dichiarato Jean-Noël Georges, Global Program Director del gruppo Digital Transformation di Frost & Sullivan. “Inoltre, la rapida crescita di nuove start-up tecnologiche spinge le società finanziarie tradizionali ad aggiornare le proprie tecnologie per restare competitive. I vantaggi interessanti di Internet delle cose, quali la soluzione più rapida dei reclami, l’efficace sottoscrizione e la migliore efficienza interna stanno attirando investitori da tutto lo spettro”.
Anche se le società di servizi finanziari si stanno avvicinando a Internet delle cose, hanno ancora dei dubbi relativi all’immissione di dati sensibili in reti con innumerevoli punti di accesso. Una violazione della sicurezza può compromettere i dati critici dei clienti come indirizzi, dettagli delle carte e informazioni personali, causando una perdita di valore di marca per l’organizzazione finanziaria. I fornitori di servizi che possono offrire un’infrastruttura protetta per smartphone, dispositivi indossabili e dispositivi diagnostici a bordo connessi in rete hanno maggiore probabilità di avere successo in questo mercato in continua evoluzione. Inoltre, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GPRD) costringerà gli istituti finanziari a rafforzare la protezione dei dati dei cittadini europei per essere conformi alla nuova normativa entro maggio 2018.
“Internet delle cose troverà una maggiore accettazione nelle società di servizi finanziari nel momento in cui gli operatori collaboreranno con i fornitori tecnologici lungo tutta la catena del valore”, osserva Georges. “Ciò consentirà di condurre test estesi e più approfonditi sull’impatto delle tecnologie IoT e darà slancio ai casi d’uso rilevanti. Inoltre, l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automaticosaranno complementari all’implementazione di Internet delle cose nelle banche, offrendo trasparenza e approfondimenti chiave sui dati in tempo reale.”
A tempo debito, è atteso che le banche ridurranno il numero delle filiali fisiche e aumenteranno il numero delle filiali digitali, creando più opportunità per l’implementazione di Internet delle cose.
“Global IoT in Financial Services Market, 2017” fa parte del programma in abbonamento Growth Partnership Subscription del gruppo Digital Identification.
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